Busto Arsizio

Villa Mantello

Riconversione e trasformazione di un edificio a precedente utilizzazione produttiva: l’intento è di costituire un complesso che riunisca efficacemente gli ambienti per residenza privata e il luogo espositivo per una collezione d’automobili e di motociclette, oggetto di passione elettiva.
Volume e sagoma dell’edificio preesistente rimangono inalterati, per le disposizioni normative edilizio-urbanistiche, confermando così con l’andamento delle coperture a sheds sul corpo trasversale un aspetto generale dell’edificio preesistente, ma mutandone radicalmente le connotazioni di qualità abitativa; la pianta dell’edificio preesistente è conformata secondo una L allungata sulla corte rettangolare, uno spazio aperto che diviene parte integrante della residenza, in ragione delle ampie vetrate che vi affacciano e della connessione diretta fra soggiorno e corte.
Il progetto definisce i caratteri dell’intervento di trasformazione, proponendo un’attenta configurazione che stabilisce relazioni strette fra le zone abitative dislocate su due livelli di piano e l’area espositiva per la collezione, pur differenziando chiaramente gli ambienti. All’interno, poiché il volume edilizio dispone di altezze sufficienti, la strategia d’intervento opera su plurime direzioni.
In primo luogo, nella zona di cerniera si inserisce un blocco compatto, che ingloba un piccolo cavedio d’illuminazione, come una sorta di “casa nella casa”, per spazi di servizio e stanze da letto al livello superiore: la conformazione geometrica nettamente definita e la struttura a secco con bianche pareti costituiscono una relazione per forte contrasto con le pareti perimetrali in mattoni non intonacate dell’edificio preesistente.
In secondo luogo, la doppia altezza permette uno sviluppo di grande respiro alla zona di soggiorno, che dispone di un grande camino e governa la parte ovest del complesso, affacciandosi sulla corte; anche la zona espositiva gode di spazi a doppia altezza, sia nello stretto corridoio con basamento leggermente rialzato che corre lungo la parete nord, che ospita le motociclette, sia nella zona per le automobili.
I fronti esterni e la copertura sono trattati con larga articolazione di materiali, a costituire settori differenziati anche per colorazione: lastre in zinco-titanio prepatinato formano il manto di copertura all’estradosso, mentre all’intradosso il sistema portante a travi e cassette metalliche è lasciato a vista nella zona espositiva, per marcare la continuità con l’edificio preesistente ad origine industriale.
I prospetti di nuova costruzione si articolano in settori: blocchi in calcestruzzo compresso cannettati, di colore grigio, formano una tessitura vibrante e dinamica a causa delle fughe molto accentuate che dividono gli elementi modulari; settori di parete ventilata in Parklex Facade, pannelli stratificati di legno ad alta densità con elevate prestazioni e resistenza, formano una sequenza di colore dal tono caldo, che si accosta alle finestre con i serramenti in legno, e si apparenta alle pavimentazioni interne in rovere industriale.

Dati del progetto

Anno2015
LocalitàBusto Arsizio

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